CrowdStrike ha fermamente respinto le affermazioni di Delta Air Lines secondo cui sarebbe responsabile delle estese interruzioni dei voli vissute dalla compagnia aerea in seguito a un significativo blackout tecnologico globale avvenuto il mese scorso. In una lettera dell’avvocato esterno di CrowdStrike, Michael Carlinsky, l’azienda ha espresso la propria delusione per le accuse di Delta riguardo a comportamenti inappropriati e negligenza.
Carlinsky ha dichiarato che CrowdStrike ha contattato Delta poco dopo l’incidente per offrire assistenza, ma Delta ha indicato che non erano necessarie risorse in loco. Ha sottolineato che la minaccia pubblica di azioni legali da parte di Delta ha contribuito a creare una narrazione fuorviante sulla responsabilità di CrowdStrike nelle decisioni IT di Delta e nella risposta all’interruzione. Inoltre, ha osservato che altre compagnie aeree si sono riprese dall’incidente molto più rapidamente rispetto a Delta.
Delta ha stimato che l’interruzione dei servizi IT costerebbe alla compagnia aerea tra 350 milioni e 500 milioni di dollari e prevede di chiedere danni sia a CrowdStrike che a Microsoft. Il consulente legale di CrowdStrike ha menzionato che qualsiasi responsabilità da parte loro è contrattualmente limitata a un importo specifico e l’azienda è pronta a difendersi in modo vigoroso, se necessario.
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