Secondo Reuters, Microsoft si trova sotto i riflettori per i suoi costi, mentre cresce la preoccupazione per il lento ritorno sugli investimenti nell’intelligenza artificiale (AI).

Gli investitori si chiedono se la crescita del business di cloud computing Azure giustifichi le spese miliardarie in infrastrutture AI.

Si prevede che la crescita di Azure rimanga stabile attorno al 31% nel secondo trimestre, in linea con le previsioni dell’azienda, ma gli azionisti si aspettano un contributo maggiore dall’AI nel quarto trimestre fiscale, dopo che l’AI ha contribuito per 7 punti percentuali alla crescita di Azure nei primi tre mesi dell’anno.

Le spese in conto capitale di Microsoft potrebbero aumentare del 53% su base annua, raggiungendo 13,64 miliardi di dollari. Le preoccupazioni per le spese elevate da parte delle grandi aziende tecnologiche, con scarsi ritorni a breve termine, hanno influenzato il mercato azionario statunitense. Le azioni di Alphabet, la società madre di Google, sono scese del 5% dopo che le spese in conto capitale hanno superato le stime di quasi un miliardo di dollari, mentre i guadagni da AI sono stati modesti.

Microsoft sostiene che è necessario investire in data center per superare i vincoli di capacità e sfruttare meglio la domanda di AI. Questa posizione è condivisa da altre aziende tecnologiche, come Alphabet, che avvertono che il rischio di non investire a sufficienza nell’infrastruttura AI è maggiore rispetto a quello di investire troppo.

Nonostante la crescita delle spese, Microsoft ha ampliato la sua clientela aziendale offrendo accesso ai servizi cloud AI e lanciando funzionalità come il servizio Copilot per Word ed Excel, utilizzato da metà delle aziende Fortune 500. Tuttavia, l’azienda non ha ancora rivelato il contributo al fatturato di questo servizio, il cui impatto è atteso nella seconda metà del 2024.

Le azioni di Microsoft sono aumentate del 13% quest’anno, ma hanno subito un calo del 9% a causa di un recente sell-off tecnologico. Si prevede un aumento del 14,6% del fatturato complessivo per il secondo trimestre, in calo rispetto al 17% del trimestre precedente, principalmente a causa della crescita più lenta nel settore della personal computing, che include Windows e Xbox.