Secondo EURACTIV, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha sostenuto un grande investimento per creare un centro di ricerca e innovazione sull’intelligenza artificiale, simile al CERN per la ricerca nucleare.

La proposta di un “CERN per l’IA” è nata dalle difficoltà dell’Europa nel tenere il passo con i progressi dell’IA, dovute alla mancanza di scala e attenzione nella sua strategia di IA.

Dal lancio della strategia “AI made in Europe” nel 2020, l’Europa è rimasta indietro rispetto ai concorrenti, senza un impatto globale significativo nello sviluppo dell’IA. Questo ritardo ha reso l’Europa dipendente dalla tecnologia IA straniera, indebolendo la sua sovranità economica, culturale e geopolitica.

L’iniziativa mira a risolvere questi problemi creando un centro di ricerca centralizzato per l’IA, sul modello del CERN, per aumentare la competitività dell’Europa e ridurre la dipendenza dalle tecnologie IA esterne. L’Istituto europeo distribuito per l’intelligenza artificiale nella scienza (EDIRAS) richiede un investimento di 100 miliardi di euro in cinque-sette anni. Questo finanziamento supporterebbe la creazione di una struttura di ricerca IA avanzata, con una grande potenza di calcolo, un’infrastruttura cloud sostenibile e risorse di dati di alta qualità.

Sostenuta da esperti di IA e organizzazioni come CLAIRE ed euRobotics, l’iniziativa mira a fornire un hub centralizzato per la ricerca sull’IA e programmi di formazione per la prossima generazione di specialisti dell’IA. Gli obiettivi principali includono la creazione di un centro di ricerca centralizzato per lo sviluppo di IA avanzata, la proprietà pubblica dei progressi dell’IA e la promozione dell’innovazione allineata ai valori e standard europei. L’Europa mira a migliorare la competitività nell’IA, ridurre la dipendenza da tecnologie straniere e mantenere la sovranità tecnologica.

Il progetto vuole rendere i benefici della ricerca IA accessibili all’industria e alla società, con un impatto economico significativo e la creazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro in Europa. La proposta ha ottenuto il sostegno di consulenti scientifici e decisori politici, che la considerano cruciale per mantenere la competitività europea nell’IA.

Tuttavia, i critici sostengono che il progetto potrebbe essere troppo limitato e privo di un budget concreto. Alcuni hanno sollevato preoccupazioni sulla natura distribuita dell’istituto proposto, che potrebbe diluirne l’impatto.

Nonostante queste critiche, la Commissione europea ha mostrato interesse, con la presidente Ursula von der Leyen che ha affrontato la necessità di tale iniziativa nelle sue linee guida politiche.