Nel “disordine mondiale”, che cresce progressivamente sotto i nostri occhi, con equilibri geopolitici in rapido mutamento, per provare a capire quello che sta accadendo a livello globale serve una guida per orientarsi. Una guida efficace e illuminante può essere il nuovo libro di Giampiero Massolo, “Realpolitik“, scritto con Francesco Bechis ed edito da Solferino.
Giampiero Massolo, diplomatico di grande esperienza, in passato segretario generale della Farnesina e direttore del Dis, ora presidente di Mundys nel suo libro “Realpolitik”, fornisce la sua chiave di lettura di un mondo in continua evoluzione caratterizzato dal veloce cambio di posizioni all’interno delle relazioni internazionali.
In questo contesto, secondo Massolo, la bussola per orientarsi è rappresentata dall’interesse nazionale in un momento in cui il metodo multilaterale non è più visto come il toccasana per risolvere le crisi e i conflitti e le grandi organizzazioni internazionali, dipendenti come sono dalla volontà degli Stati che le compongono, “appaiono imbelli“.
Per l’Italia in particolare e per l’Europa tutta “il criterio della sicurezza si impone su quello della convenienza” anche abbandonando “una visione buonista della politica estera” e “riconoscendo per tempo i pericoli” in un contesto in cui la Cina “non vuole destabilizzare l’attuale ordine mondiale ma sostituirlo con un ordine alternativo di cui si immagina egemone” e la Russia che invece prospera proprio sulla “destabilizzazione dell’ordine attuale“.
In questa fase così confusa, per l’Italia, spiega Massolo, “la scelta dell’Occidente non ha alternative: siamo con l’Europa, con gli Stati Uniti e con la Nato” perché “l’ambiguità ha un prezzo troppo alto” e anche perché con gli alleati “si condividono i valori fondamentali” che sono tanto più importanti in un momento come quello che stiamo vivendo dove si sta tornando alla “competizione tra grandi potenze“.
Nel suo libro Massolo analizza quali sono le minacce odierne che sono diventate non più soltanto fisiche ma, a volte, anche immateriali, e che possono arrivare dal mondo interconnesso del Web.
Ed ecco qui quindi le nuove sfide per le intelligence di inizio millennio e il ruolo futuro dell’Intelligenza Artificiale per concludere che “lo sviluppo tecnologico è oggi più che mai un fattore abilitante della sovranità degli Stati nel XXI secolo” e “restare indietro non è possibile“.
Massolo spazia tra le grandi sfide attuali e quelle di domani, dal ruolo della Cina al nodo di Taiwan passando per le crescenti tensioni crescenti tra le due grandi potenze mondiali, Washington e Pechino. Senza poi tralasciare quella grande zona grigia chiamata Sud globale, l’ex terzo mondo e la sua riscossa che l’Occidente ha ampiamente sottovalutato.
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