La startup Neurotech Synchron ha sviluppato una nuova funzione di chat per il suo sistema di interfaccia cervello-computer (BCI), sfruttando i modelli di intelligenza artificiale all’avanguardia di OpenAI per migliorare la comunicazione per i pazienti con paralisi.

Il sistema BCI di Synchron

  • La tecnologia BCI di Synchron è progettata per aiutare i pazienti con paralisi, come quelli con sclerosi laterale amiotrofica (SLA), a controllare dispositivi esterni come laptop e smartphone utilizzando i segnali cerebrali.
  • Il sistema traduce le onde cerebrali del paziente in comandi che possono azionare questi dispositivi, consentendo loro di comunicare e interagire con il mondo attraverso i loro pensieri.

Synchron ha integrato i modelli di intelligenza artificiale più recenti di OpenAI in una funzione di chat generativa per il suo sistema BCI. Questa funzione può elaborare input da testo, audio e immagini per generare prompt che assistono i pazienti durante le attività di messaggistica e altre comunicazioni.

Il CEO di Synchron, Thomas Oxley, ha sottolineato che l’azienda adotta una “visione pragmatica” nella selezione dei modelli che meglio supportano le esigenze dei suoi pazienti, con OpenAI che attualmente svolge un ruolo fondamentale. La partnership tra Synchron e OpenAI non è esclusiva e non vengono condivisi dati cerebrali tra le due entità.

Un paziente di 64 anni di nome Mark, che vive con SLA, sta utilizzando il sistema BCI di Synchron per controllare il suo laptop e smartphone nell’ultimo anno.

Mark ha trovato la nuova funzione di chat alimentata dall’intelligenza artificiale trasformativa, in quanto ha migliorato significativamente la sua esperienza di messaggistica, risparmiando tempo ed energie.

Per Mark, la tecnologia ha preservato la sua autonomia e gli ha permesso di mantenere connessioni e comunicare efficacemente con la sua famiglia, nonostante le sfide poste dalla sua condizione.

L’integrazione di Synchron dei modelli di intelligenza artificiale di OpenAI nel suo sistema BCI ha dato ai pazienti come Mark la possibilità di comunicare in modo più efficiente e impegnarsi con il mondo che li circonda, mostrando il potenziale trasformativo di questa tecnologia nel migliorare la qualità della vita delle persone che affrontano condizioni debilitanti.


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