La ricerca Generative AI enhances individual creativity but
reduces the collective diversity of novel content
condotta da Doshi e Hauser ha esaminato l’impatto della Generative AI sulla produzione di contenuti creativi. I principali risultati sono:

  • L’accesso a idee generate dall’AI aumenta la creatività individuale, con storie valutate come meglio scritte e più piacevoli, soprattutto tra gli scrittori meno creativi.
  • Tuttavia, le storie abilitate dall’AI sono più simili tra loro rispetto a quelle prodotte solo dagli umani, riducendo così la diversità dei contenuti creativi.

L’IA ha incrementato i punteggi su diverse metriche. Ad esempio, uno dei principali vantaggi dell’IA generativa è la sua capacità di “professionalizzare” i contenuti. Le storie create con l’assistenza dell’IA sono state spesso descritte dai valutatori come meglio scritte e più coinvolgenti.

Dopo il test, i ricercatori hanno analizzato la somiglianza tra gli scritti. A tal fine, hanno impiegato una serie di incorporamenti generati dall’API di OpenAI, che hanno caratterizzato il contenuto dei testi.

Successivamente, hanno quantificato l’unicità di ciascuna storia misurando la loro somiglianza tramite la similarità del coseno, una metrica che valuta la somiglianza tra due vettori indipendentemente dalle loro dimensioni.

I risultati indicano che le storie create con l’assistenza dell’IA tendono a essere più simili tra loro rispetto a quelle sviluppate senza tale supporto. Questa somiglianza potrebbe derivare da un “effetto di ancoraggio” delle idee generate dall’IA, che, pur essendo innovative, può limitare la varietà delle idee degli autori fin dall’inizio.

Questi risultati indicano un aumento della creatività individuale ma anche il rischio di perdere l’originalità e la diversità collettiva, un aspetto importante da considerare per ricercatori, decisori politici e professionisti interessati a promuovere la creatività.

La Generative AI, o Intelligenza Artificiale Generativa, è un ramo dell’IA capace di generare nuovi artefatti come testi, immagini, audio e codici in modo autonomo. Sistemi come GPT-3 e GPT-4 sono in grado di combinare in modo suggestivo frammenti di informazioni estratti da varie fonti, producendo output che appaiono creativi e “più simili al vivo”.

Questa capacità di generare contenuti in modo automatico ha implicazioni importanti per la creatività umana. Da un lato, la Generative AI può offrire nuove idee e prospettive, potenzialmente aumentando la creatività individuale. Dall’altro, l’ancoraggio a queste idee generate dall’AI potrebbe ridurre la diversità dei contenuti creativi prodotti.

Un esperimento condotto dall’Osservatorio Design Thinking for Business del Politecnico di Milano ha esplorato questo aspetto. I partecipanti hanno utilizzato strumenti di Generative AI sia in attività individuali che di gruppo. I risultati hanno mostrato che l’AI può svolgere un ruolo di “sparring thinker” per il singolo, fornendo nuove prospettive, ma può anche agire come “collaboratore” all’interno di un team, influenzando così la dinamica del processo creativo.

Inoltre, altri studi hanno evidenziato come la Generative AI possa avere un impatto più ampio sui processi di innovazione e sui cambiamenti socio-economici, creando una sorta di “spazio cognitivo globale” che va oltre l’orizzonte attuale degli esseri umani.

La Generative AI rappresenta una sfida complessa per la creatività umana. Se da un lato può potenziare la creatività individuale, dall’altro rischia di ridurre la diversità collettiva dei contenuti creativi. Questo aspetto richiede un’attenta riflessione da parte di ricercatori, decisori politici e professionisti per comprendere appieno le implicazioni e gestire al meglio l’integrazione di queste tecnologie nei processi creativi.

In allegato lo studio dei ricercatori.