E’ di 2 miliardi di metri cubi l’anno l’impronta idrica dell’Intelligenza Artificiale secondo i dati del rapporto nazionale sull’innovazione e la digitalizzazione nella gestione del ciclo dell’acqua “Water Intelligence” realizzato dall’Osservatorio Proger.

Ebbene si, si parla spesso di impronta carbonica per indicare il consumo di elettricità dell’Intelligenza Artificiale, ma l’altra faccia della medaglia è che dietro questa rivoluzione tecnologica si nasconde un significativo consumo di risorse idriche.

L’Intelligenza Artificiale infatti non esisterebbe senza un massiccio utilizzo di acqua dolce e potabile, necessaria per raffreddare i potenti server che lavorano 24/7 per evitare il surriscaldamento dei circuiti.

Ed parliamo di un paradosso, perché è proprio l’adozione di tool di Intelligenza artificiale lo strumento chiave per ridurre gli sprechi d’acqua, sopratutto in agricoltura, ma anche nei sistemi di distribuzione degli acquedotti.

Secondo i dati del rapporto “Water Intelligence” realizzato dall’Osservatorio Proger nel 2022 colossi tecnologici come Alphabet, Microsoft e Meta hanno prelevato e consumato oltre 2 miliardi di metri cubi di acqua dolce, con un aumento tra il 20 e il 35% rispetto agli anni precedenti.

Si stima peraltro che nel 2027 grazie alla crescita della domanda di AI generativa saranno richiesti prelievi medi di 5,5 miliardi di metri cubi che, per fare un paragone, corrisponde a più della metà di quanto il sistema idrico integrato italiano preleva annualmente, ovvero 9,5 miliardi.

L’impronta idrica tecnologica dell’Intelligenza Artificiale è impressionante: il consumo giornaliero di acqua per persona, moltiplicato per 30. Per l’Italia, questo equivale a un consumo teorico di 7.000 litri a testa al giorno. Questi numeri evidenziano l’urgenza di migliorare l’efficienza idrica.

Peraltro, come abbiamo già accennato, sono proprio i sistemi basati sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale a giocare un ruolo fondamentale nella riduzione degli sprechi d’acqua.

Attualmente, secondo il report, sono oltre 150.000 le applicazioni tecnologiche che vengono utilizzate nella gestione idrica e sono circa 110.000 le aziende agricole italiane che adottano tecnologie avanzate come l’agricoltura di precisione, l’irrigazione a goccia, l’idroponica, la vertical farming, in grado di ridurre i costi e di consentire risparmi d’acqua fino al 70%. Considerato che il numero di aziende agricole che già utilizzano sistemi di AI per il controllo e l’ottimizzazione dei consumi idrici all’interno delle proprie attività corrisponde a poco più dell’8% del totale delle aziende agricole in Italia si capisce bene le straordinarie opportunità di miglioramento nella gestione dei consumi che abbiamo potenzialmente di fronte grazie all’adozione di strumenti di AI.

Il rapporto sottolinea poi che, nonostante le abbondanti precipitazioni e le riserve sotterranee d’acqua in Italia, il problema principale del nostro Paese resta l’inadeguatezza delle infrastrutture. Anche in questo caso tuttavia le tecnologie avanzate basate su sistemi di Ai possono essere di aiuto.

La tecnologia supporta anche la desalinizzazione, la depurazione e la rigenerazione delle acque di scarico agricole, urbane e industriali. È fondamentale per i servizi meteorologici, la gestione delle emergenze da parte della Protezione Civile, e il monitoraggio delle grandi e piccole dighe e centrali idroelettriche.

Il rapporto “Water Intelligence” elenca una vasta gamma di tecnologie che integrano l’intelligenza artificiale: supercalcolatori, robotica, data mining, satelliti, gemelli digitali, simulatori, membrane, condotte e sistemi di cybersecurity. Questi strumenti avanzati, spesso frutto della ricerca Made in Italy, supportano il controllo dei deflussi e delle quantità delle acque sotterranee e superficiali, gestendo circa 500.000 chilometri di reti idriche e un milione di reti fognarie per identificare anomalie e perdite.

In sintesi va detto che sebbene l’intelligenza artificiale abbia un’impronta idrica significativa, piò rappresenta anche la soluzione per una gestione più efficiente delle risorse idriche, non solo in Italia ma nel resto del mondo. E il nostro Paese, grazie alla sua avanzata tecnologia nel settore idrico, può diventare un modello di sostenibilità, sfruttando al meglio le innovazioni per garantire un futuro sostenibile per tutti.


Newsletter – Non perderti le ultime novità sul mondo dell’Intelligenza Artificiale. Iscriviti alla newsletter di Rivista.AI e accedi a un mondo di contenuti esclusivi direttamente nella tua casella di posta!