· Sì (dovrebbe essere collegato a determinati rapporti o interessi più ampi degli stakeholder)
· No (qualunque cosa garantisca il talento e motivi leader eccezionali

Il pacchetto retributivo recentemente approvato per il CEO di Tesla, Elon Musk, ha riacceso il dibattito sulla retribuzione dei dirigenti a causa delle cifre sorprendenti. Sebbene vi siano ancora ostacoli legali, gli azionisti hanno sostenuto un piano decennale di 47 miliardi di dollari (ai prezzi attuali delle azioni) nonostante la contestazione dei premi azionari da parte di un giudice del Delaware. Questo renderà Musk ancora più ricco, ma il 77% degli azionisti ritiene che ne valga la pena.

Rischio legato alle persone chiave: I sostenitori della proposta affermano che Tesla è una priorità per Musk, che ha dedicato più tempo a iniziative come X, SpaceX, Starlink, Neuralink, The Boring Company e xAI. Gli incentivi azionari lo manterrebbero motivato nonostante le sfide per sviluppare un veicolo accessibile o diversificare in altri settori.

Musk ha minacciato di sviluppare prodotti al di fuori di Tesla e si sentirebbe a disagio nel far diventare Tesla un leader nell’intelligenza artificiale e nella robotica senza avere circa il 25% del controllo dei voti. Secondo ISS Corporate, la retribuzione mediana dei CEO nelle società S&P 500 è aumentata del 12% nel 2024, molto più del 4% annuo della crescita salariale statunitense.

La retribuzione media annuale dei CEO è circa 16,3 milioni di dollari, centinaia di volte superiore alla retribuzione dei lavoratori medi.

Questo è dovuto alla retribuzione collegata alle stock option e agli incentivi basati su asset, approvati dai consigli di amministrazione per soddisfare gli investitori. Tesla non paga uno stipendio base a Musk dal 2019, optando invece per premi di performance come quelli nel suo controverso pacchetto retributivo.

Dilemma sulla governance: Le critiche sugli eccessivi compensi dei dirigenti si concentrano sulla disuguaglianza dei redditi, senza però avere un impatto significativo.

Problemi più grandi potrebbero sorgere se i dipendenti percepissero i rapporti salariali come ingiusti, influenzando qualità, affidabilità e lealtà, o portando ad altri problemi per non aver considerato rischi al di fuori del prezzo delle azioni. Anche i tribunali sono ora coinvolti, come nel caso di Tesla, con accuse di irragionevolezza, legami interni e violazione dei doveri fiduciari.

Parte del dibattito sul pacchetto salariale di Elon Musk è stato il voto separato degli azionisti per reincorporare Tesla in Texas. La mossa viene vista come un tentativo di sfidare il dominio del Delaware nel settore e potrebbe rafforzare l’opinione che le tutele statali degli azionisti siano eccessive.

Circa due terzi delle società dell’S&P 500 sono costituite nel Delaware, in parte a causa della sua corte di cancelleria che ha una vasta esperienza di precedenti legali.

Tuttavia, il Texas ha lavorato per conquistare le aziende con la garanzia di tasse più basse e la recente istituzione di un proprio sistema giudiziario specializzato per le imprese.

La Federal Reserve è pronta a tenere d’occhio i dati economici e ad essere paziente, secondo il presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari, che ritiene che il primo taglio dei tassi avverrà probabilmente alla fine dell’anno.

“Abbiamo bisogno di ulteriori prove che ci convincano che l’inflazione è sulla buona strada per tornare al 2%”, ha dichiarato. “Siamo in un’ottima posizione in questo momento per prenderci il nostro tempo… prima di prendere qualsiasi decisione.”

FRA

La settimana scorsa i responsabili della politica monetaria della Fed hanno ridotto le loro stime per i tagli dei tassi nel 2024 a uno, in calo rispetto ai tre precedentemente previsti a marzo.

In Italia, Mike Manley è il più pagato tra i top manager, con 51,18 milioni di euro lordi ricevuti da Stellantis nel 2022. Al secondo posto c’è Fulvio Montipò di Interpump. Al terzo posto Marco Tronchetti Provera di Pirelli con 19,97 milioni. Al quarto posto ci sono Miuccia Prada e Patrizio Bertelli. Al quinto posto c’è Carlo Cimbri di Unipol con 16,46 milioni. Al sesto posto c’è Carlos Tavares di Stellantis con 14,9 milioni. Scott Wine di Cnh o con 14,3 milioni. Giovanni Tamburi di Tip ha guadagnato 14,85 milioni nel 2022, Alessandra Gritti, vice presidente e ad, al 18esimo posto con 8,9 milioni, e Claudio Berretti (20esimo), consigliere e dg con 8,5 milioni. Carlo Pesenti, ad e dg di Italmobiliare con 9,4 milioni.