La Guida alla spesa mondiale di IDC per software e servizi cloud pubblici mostra gli acquisti di cloud pubblico per 28 settori e cinque dimensioni aziendali in otto regioni e 47 paesi.
La spesa per i servizi cloud pubblici dovrebbe raggiungere circa 219,3 miliardi di dollari entro il 2027, con un altro 30% investito in soluzioni on-premise. Il rapporto evidenzia che l’Asia/Pacifico sta assistendo a una crescita IT con servizi cloud pubblici e software in aumento, con una crescita annuale del 14,2% entro il 2027.
“Questa crescita sfida le incertezze globali, mettendo in evidenza la trasformazione digitale e l’innovazione tecnologica della regione”, afferma il rapporto.
Le aziende stanno investendo in software cloud, strumenti di analisi dei dati e piattaforme di intelligenza artificiale per migliorare le operazioni e l’esperienza dei clienti.
La domanda di analisi dei dati, sicurezza informatica e AI spinge ulteriormente l’adozione del cloud. Tuttavia, alcune aziende in Asia/Pacifico sono ancora preoccupate per la sicurezza dei dati, le limitazioni della rete, la mancanza di competenze, il desiderio di controllo e i costi iniziali.
Nel 2023, il mercato Cloud italiano continua a crescere, con un aumento del 19% e un valore totale di 5,51 miliardi di euro. La spesa Cloud in Italia è dominata per l’87% dalle grandi imprese, ma anche le PMI stanno aumentando l’uso dei servizi in Public Cloud (+34%, raggiungendo 478 milioni di euro). Questi dati sono forniti dall‘Osservatorio Cloud Transformation, alla sua tredicesima edizione, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.
Antonio Baldassarra
Faccio notare che, ormai, quella del Cloud è una “onda lunga” che è iniziata nel lontano 2005 (ricordo che vendemmo in Italia il primo servizio cloud nel lontano 2009). Il mondo delle tecnologie informatiche è fatto di cicli e sicuramente quello del Cloud non solo ha battuto tutte le previsioni ma continua, dopo quasi vent’anni, con un trend di crescita invidiabile. Si tratta prevalentemente di servizi abilitanti e questo aiuta a capitalizzare anche trend nuovi come quello dell’intelligenza artificiale. Non si può però ignorare un importante rischio derivante dalla concentrazione dei provider: oltre il 70% del mercato è rappresentato da tre player, incidentalmente tutti USA. Dovremmo iniziare a considerare questo aspetto a mano a mano che l’uso del Cloud entrerà sempre di più nelle parti vitali dell’IT delle aziende e delle Pubbliche Amministrazioni.
Esiste un vecchio adagio: “non si mettono tutte le uova in un solo paniere”… lo stiamo facendo e non ci stiamo rendendo conto del rischio. Penso sia arrivato il momento di aprire un dibattito sul punto.