OpenAI, la startup di intelligenza artificiale generativa supportata da miliardi di dollari da Microsoft, ha stretto accordi di licenza e prodotti separati con gli editori di notizie The Atlantic e Vox Media.

Nell’ambito dell’accordo con The Atlantic, OpenAI utilizzerà i contenuti concessi in licenza per addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale. Gli articoli di The Atlantic saranno anche accessibili tramite ChatGPT. Le due parti stanno inoltre collaborando su nuovi prodotti e tecnologie, con The Atlantic impegnato nello sviluppo di un microsito sperimentale chiamato Atlantic Labs per sfruttare l’intelligenza artificiale nella creazione di innovativi prodotti e funzionalità.

“Crediamo che le persone che effettuano ricerche con modelli di intelligenza artificiale costituiranno uno dei modi fondamentali con cui le persone navigheranno sul web in futuro”, “Siamo lieti di collaborare con OpenAI, di rendere i resoconti e le storie di The Atlantic più facilmente individuabili per i suoi milioni di utenti e di avere voce in capitolo nel definire il modo in cui le notizie vengono visualizzate sulle loro piattaforme.”

 nota  CEO di The Atlantic, Nicholas Thompson .

I termini dell’accordo restano riservati. Vox Media, che gestisce diverse pubblicazioni tra cui The Verge, Easter e SB Nation, ha annunciato una collaborazione con OpenAI, come riportato in questo comunicato.

Nell’ambito di questa partnership, OpenAI fornirà la sua tecnologia alla piattaforma dati Forte di Vox per potenziare le sue capacità pubblicitarie e di targeting, secondo un articolo di Axios. Inoltre, la tecnologia di OpenAI sarà utilizzata per migliorare la scoperta di contenuti e fornire raccomandazioni sui siti web di Vox. Anche i dettagli dell’accordo tra OpenAI e Vox non sono stati divulgati.

Negli ultimi mesi, OpenAI ha stretto diverse collaborazioni con editori di media, tra cui il Financial Times, il quotidiano francese Le Monde, il conglomerato spagnolo Prisa Media, News Corp. e altri.

Ha anche accordi esistenti con l’Associated Press, l’American Journalism Project e la NYU.

La New York Times Company ( NYT ) ha citato in giudizio Microsoft e OpenAI per violazione del copyright nel dicembre 2023, sostenendo che le società tecnologiche hanno utilizzato illegalmente il contenuto del giornale per addestrare modelli di intelligenza artificiale.

Un gruppo di 11 scrittori di saggistica si è recentemente unito a una causa presso il tribunale federale di Manhattan secondo cui OpenAI e Microsoft hanno utilizzato in modo improprio i loro libri per addestrare i modelli di intelligenza artificiale delle società.

OpenAI è stata citata in giudizio in un tribunale federale di New York nel settembre 2023 da numerosi autori, tra cui George RR Martin e John Grisham, per presunta violazione del copyright.