Secondo un rapporto di Bloomberg, EnCharge AI, una startup sostenuta dalla Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) degli Stati Uniti, sta cercando di raccogliere almeno 70 milioni di dollari dagli investitori per completare lo sviluppo di chip iperefficienti per applicazioni di intelligenza artificiale.
Il CEO di EnCharge, Naveen Verma, che è anche professore di ingegneria informatica all’Università di Princeton, sta lavorando allo sviluppo di chip informatici in-memory.
Questi chip risparmierebbero energia elaborando i dati dell’intelligenza artificiale localmente, anziché trasferirli in località remote per l’elaborazione, secondo il rapporto.
Tali chip potrebbero potenziare le applicazioni militari in regioni isolate e sugli aerei, dove la disponibilità di energia è limitata.
“Il futuro riguarda la decentralizzazione dell’inferenza dell’intelligenza artificiale, liberandola dai data center e portandola su telefoni, laptop, veicoli e fabbriche”.
La corsa alla potenza di calcolo dell’intelligenza artificiale ha notevolmente aumentato il valore di Nvidia nell’ultimo anno e ha portato OpenAI, sostenuta da Microsoft, a cercare finanziamenti per miliardi di dollari per le attività di produzione di chip.
EnCharge, fondata nel 2022, ha già raccolto almeno 45 milioni di dollari, tra cui una sovvenzione di 18,6 milioni di dollari dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e 22,6 milioni di dollari da VentureTech Alliance, RTX Ventures e ACVC Partners.
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