Per il 56% delle imprese ci sarà un incremento della produttività con l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale generativa. È quanto emerge dall’ultima ricerca Deloitte ‘State of Generative AI in the Enterprise: Now Decides Next’, lo studio trimestrale del Deloitte AI Institute sulle azioni intraprese dalle imprese in tema di GenAI e sui possibili impatti della sua adozione.

La ricerca, condotta nel primo trimestre del 2024, ha coinvolto quasi 2.000 imprese, di sei settori industriali diversi, delle quali la maggioranza ha già maturato la consapevolezza delle opportunità offerte dalla implementazione della GenAI nei propri processi.

Nei primi mesi del 2024 il 47% delle aziende ha incrementato il ritmo di adozione e integrazione della GenAI nei propri processi attraverso l’allargamento a tutte le funzioni aziendali, maggiori investimenti nell’infrastruttura tecnologica e la possibilità offerta a un numero sempre più numeroso di risorse aziendali di accedere a questi strumenti.

In particolare, dalla ricerca emerge che il 27% delle imprese intende utilizzare la GenAI per migliorare la produttività e per ottenere una migliore efficienza in generale nei propri processi. Mentre il 28% la applicherà per migliorare i propri prodotti e servizi., solo il 18% delle aziende adotterà la GenAI per ottimizzare i processi esistenti con l’obiettivo principale di ridurre i costi.

Per il 72% delle aziende la fiducia in tutte le forme di intelligenza artificiale è notevolmente aumentata dall’avvento dell’intelligenza artificiale generativa nel 2022. Il 60% delle imprese ha comunque adottato strategie che siano in grado di bilanciare la rapida integrazione dell’intelligenza artificiale generativa con processi di implementazione finalizzati a mitigare i rischi potenziali.

In ambito di gestione delle risorse umane il 75% delle aziende prevede che l’intelligenza artificiale generativa porterà cambiamenti nelle loro talent strategy entro i prossimi due anni anche se, su questo punto, emerge poi che il 37% delle imprese era ancora poco o per niente preparato ad affrontare il cambiamento e le problematiche relative all’impatto della GenAI sulle risorse aziendali. Un tema che invece dovrà essere visto con attenzione perché, come sottolinea commenta Lorenzo Cerulli, GenAI Leader di Deloitte Central Mediterranean, “l’Italia nei prossimi dieci anni dovrà affrontare un calo demografico che porterà a una probabile carenza di forza lavoro. In questo contesto la Generative AI è un’innovazione che potrebbe aiutare il nostro Paese ad affrontare questa sfida perché permetterà alle aziende di ottimizzare i processi produttivi e aumentare l’efficienza“.