Arm Holdings una sussidiaria di SoftBank (sta attivamente lavorando allo sviluppo dei propri chip di intelligenza artificiale (AI), con l’obbiettivo di avere il primo prototipo pronto entro la primavera del 2025, come riportato dal quotidiano giapponese Nikkei.

Il progettista di semiconduttori con sede nel Regno Unito ha in programma la creazione di una divisione dedicata ai chip AI e prevede di iniziare la produzione di massa nell’autunno del prossimo anno, affidandosi a produttori a contratto per la produzione.

Una volta che la produzione di massa sarà avviata, è possibile che questa nuova divisione venga scorporata in una entità separata, mantenendo comunque la proprietà di SoftBank.

SoftBank possiede attualmente una quota del 90% in Arm e coprirà i costi iniziali di sviluppo, che si stima possano raggiungere centinaia di miliardi di yen. Anche SoftBank contribuirà finanziariamente allo sviluppo.

Il CEO di SoftBank, Masayoshi Son, è un sostenitore di lunga data della rivoluzione dell’intelligenza artificiale e ha cercato di espandere l’azienda nei data center, nella produzione di energia e, soprattutto, nei chip AI.

Come parte del suo ambizioso piano da 10 trilioni di yen (64,19 miliardi di dollari) per trasformare SoftBank in una potenza nell’AI, Son ha visitato centri di produzione di chip a Taiwan e negli Stati Uniti e ha incontrato i dirigenti dei principali produttori di semiconduttori.

SoftBank è già in trattative con Taiwan Semiconductor Manufacturing (TSM) e altri produttori per garantire la capacità produttiva necessaria. Inoltre, SoftBank prevede di costruire data center equipaggiati con i propri chip negli Stati Uniti, in Asia, in Europa e in Medio Oriente a partire dal 2026.

Questi data center saranno alimentati da parchi di energia eolica e solare, che l’azienda intende costruire per supportare le sue infrastrutture tecnologiche.