C’è un nuovo protagonista che attira l’attenzione nel competitivo mondo delle startup di intelligenza artificiale. Fei-Fei Li, scienziata informatica e professoressa presso l’Università di Stanford, conosciuta come la “madrina” dell’IA, sta costruendo una nuova azienda “che utilizza l’elaborazione visiva simile all’uomo per rendere l’IA capace di ragionamento avanzato”, secondo un rapporto di Reuters.

I finanziatori e il focus dell’azienda

Il rapporto afferma che tra gli investitori della startup ci sono Andreessen Horowitz e Radical Ventures, che hanno anche finanziato il costruttore di modelli LLM Cohere, la società di auto a guida autonoma Waabi e il motore di ricerca IA You.com, di cui Li è diventata partner scientifico lo scorso anno. Il nome, l’ammontare dei finanziamenti e la valutazione della nuova startup non sono ancora stati resi pubblici.

Li è co-direttrice dell’Istituto di IA incentrata sull’uomo di Stanford e in precedenza è stata capo scienziato di IA e apprendimento automatico presso Google. Ma il suo maggior contributo è stato il debutto di ImageNet nel 2006, una vasta raccolta di immagini etichettate – come “cani” o “auto” – che è diventata essenziale per insegnare ai computer a riconoscere gli oggetti nelle foto. Sei anni dopo, la ricerca sulle reti neurali basata sul dataset di ImageNet, guidata dal “padre dell’IA” Geoffrey Hinton, ha contribuito ad avviare la rivoluzione dell’apprendimento profondo e ha portato direttamente al boom attuale dell’IA generativa.

Le prospettive future e le sfide

In un discorso al TED di Vancouver del mese scorso, Li ha affermato che i progressi nell'”intelligenza spaziale”, ovvero la capacità di prevedere e ricavare informazioni dalle relazioni tra gli oggetti, come l’IA in grado di riconoscere strutture 3D o robot in grado di navigare nell’ambiente, permetteranno a robot e computer di imparare dal mondo reale.

Sebbene un rappresentante di Radical Ventures abbia dichiarato di “non commentare in questo momento”, è chiaro che la reputazione di Li, così come l’intenso interesse del settore per l’informatica spaziale (considerata un passo essenziale verso l’IA a livello umano), rendono questo investimento nella startup molto allettante.

Ovviamente, la nuova azienda dovrà affrontare molti altri concorrenti nella corsa verso un’intelligenza sempre più simile all’uomo, incluso il potenziale per l’intelligenza artificiale generale (AGI). La maggior parte degli esperti afferma che l’AGI rimane un obiettivo a lungo termine che richiederà ancora diversi anni, se non decenni, per essere raggiunto.

Tuttavia, è interessante notare che Li si sta tuffando nel mondo delle startup orientate al profitto, descrivendosi su LinkedIn come una “principiante”. Questo contrasta nettamente con il suo lobbying delle ultime settimane nei confronti dei leader di Washington per garantire che i principali ricercatori accademici di IA possano stare al passo con i giganti dell’industria.

Il mese scorso, il Washington Post ha riferito che Li ha chiesto al presidente Joe Biden di finanziare un “investimento straordinario” in potenza di calcolo e set di dati per garantire che l’alto costo dei modelli di intelligenza artificiale non comprometta lo studio indipendente della tecnologia.