Neuralink, l’innovativa azienda di neurotecnologia guidata da Elon Musk, ha recentemente divulgato che il proprio sistema di interfaccia cervello-computer (BCI) ha presentato malfunzionamenti alcune settimane dopo l’impianto in Noland Arbaugh, un giovane di 29 anni coinvolto in un grave incidente.

All’inizio dell’anno, nell’ambito dello studio PRIME autorizzato dalla FDA, Arbaugh ha ricevuto il dispositivo sperimentale, progettato per consentire a persone con disturbi neurologici di manovrare dispositivi elettronici mediante il pensiero.

Tuttavia, mercoledì la compagnia ha comunicato che alcuni elettrodi dell’impianto di Arbaugh sono usciti dalla loro posizione originaria poche settimane dopo l’operazione.

Questo problema ha causato un calo nel bit rate per secondo, una metrica fondamentale per valutare la performance della BCI secondo gli standard di Neuralink. La società ha poi adottato misure correttive, incluse ottimizzazioni dell’algoritmo di registrazione, che hanno portato a un netto e costante miglioramento della metrica, ora superiori ai risultati iniziali ottenuti da Arbaugh.

In futuro intendiamo estendere le funzionalità del Link al mondo fisico per consentire il controllo di bracci robotici, sedie a rotelle e altre tecnologie che potrebbero aiutare ad aumentare l’indipendenza delle persone che vivono con la tetraplegia.

Elon Musk, noto per essere alla guida di Tesla e SpaceX, ha espresso il suo entusiasmo per i progressi di Arbaugh lo scorso marzo, in seguito alla pubblicazione sui progressi fatti dal paziente, paralizzato dalla spalle in giù dopo un incidente nel 2016, che ha sperimentato per la prima volta il dispositivo attraverso la piattaforma X.