L’algoritmo di Google del marzo 2024 ha stimolato il dibattito sulla relazione tra i contenuti generati dall’intelligenza artificiale e la qualità dei contenuti. Questo algoritmo ha eliminato molti siti AI dalle classifiche, in particolare quelli che pubblicano regolarmente enormi quantità di contenuti.
Google Research ha recentemente modificato i suoi algoritmi e le sue politiche per contrastare la crescente quantità di contenuti spam generati dall’intelligenza artificiale che si posizionano ai primi posti nei risultati di ricerca.
Il colosso tecnologico afferma che i cambiamenti, che enfatizzano l’elevazione degli autori umani con competenza analizzando le tracce di Internet che li accompagnano (biografie, esperienza lavorativa, ecc.), ridurranno del 40% i contenuti di bassa qualità e non originali nei risultati di ricerca.
Ian Nuttall, una figura di spicco nella comunità SEO, ha monitorato lo stato di indicizzazione di 49.345 siti web da quando Google ha apportato le modifiche. Finora, 837 dei siti monitorati – che complessivamente rappresentano circa 21 milioni di visite di ricerca organica al mese – sono stati deindicizzati (rimossi dai risultati di ricerca).
Uno studio recente di Originality.ai su questi siti web deindicizzati ha rilevato che il 100% mostrava segni di contenuti generati dall’intelligenza artificiale, con il 50% che aveva il 90-100% dei propri post generati dall’intelligenza artificiale.
Questo tipo di contenuto AI di bassa qualità non è solo una minaccia per i risultati di ricerca, ma c’è anche il problema dell'”IA asburgica” (Jathan Sadowski: “un sistema che è così pesantemente addestrato sui risultati di altre IA generative che diventa un innato mutante, probabilmente con caratteristiche esagerate e grottesche”), chiamato anche “MAD” (Model Autophagy Disorder, un termine di Richard G. Baraniuk).
Ciò si verifica quando i sistemi di intelligenza artificiale peggiorano perché si nutrono dei dati che hanno generato loro stessi (chiamati dati sintetici).
Tuttavia, c’è una certa ironia nel fatto che Gemini di Google sia una delle piattaforme che contribuisce a generare questa “quantità in rapida crescita di contenuti spam generati dall’intelligenza artificiale”. Ma questa è una storia diversa.
Google sta prendendo provvedimenti per affrontare il problema dei contenuti spam generati dall’intelligenza artificiale, modificando i suoi algoritmi per premiare gli autori umani con competenza e ridurre la visibilità dei contenuti di bassa qualità e non originali. Tuttavia, rimane ancora molto lavoro da fare per affrontare il problema più ampio dell’IA asburgica e del MAD, che potrebbero avere implicazioni negative sulla qualità e l’affidabilità dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale.
Come verificare se sei stato colpito
- Valuta il ranking attuale e il traffico del tuo sito per eventuali cali significativi a partire da marzo.
- Raccogli informazioni su quali pagine o tipi di contenuti specifici hanno avuto un impatto negativo.
- Pagine, parole chiave o categorie specifiche, ecc.
- Controlla i tuoi backlink: hai notato eventuali impatti negativi attorno a link specifici al tuo sito?
- Leggi il documento di Google,
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