Google fa la storia chiudendo sopra i 2 trilioni di dollari.
Venerdì le azioni di Alphabet si sono mosse nettamente in rialzo – +10% – dopo che un rapporto sugli utili ricevuto dagli investitori segnalava (insieme a quello di Microsoft) che il lungo trade in Big Tech era decisamente ancora acceso.
Abbiamo visto non solo ha visto la forza del rapporto in una ripresa della pubblicità digitale, ma anche molteplici catalizzatori per un altro passo avanti nel prossimo futuro, tra cui la continua forte crescita degli annunci digitali, il probabile azzeramento della stima degli utili per azione, la possibilità per Alphabet il riacquisto fino al 4% delle sue azioni in circolazione e un nuovo dividendo che potrebbe portare una nuova classe di acquirenti.
Non solo i risultati sono stati ottimi, ma Google sta “lentamente voltando una nuova pagina ed emergendo di nuovo in testa nell’accesa corsa all’intelligenza artificiale”.
Guardando al futuro, la disponibilità generale della Search Generative Experience dell’azienda potrebbe diventare un fattore critico di espansione multipla:
“Crediamo che l’eventuale integrazione di SGE nella Ricerca Google sarà fondamentale per rafforzare la rilevanza del motore man mano che i tradizionali formati di risposta alle query migrano gradualmente verso formati di intelligenza artificiale generativa”.
I ricavi sono saliti a 80,54 miliardi di dollari, superando facilmente il consenso di 78,7 miliardi di dollari. I ricavi pubblicitari sono aumentati del 13% a 61,7 miliardi di dollari.
Nel frattempo, le entrate pubblicitarie di YouTube – in precedenza motivo di preoccupazione – sono aumentate del 21% arrivando a 8,09 miliardi di dollari. I ricavi da abbonamenti, piattaforme e dispositivi sono aumentati del 18%.
E lo slancio nel cloud è continuato, con una crescita dei ricavi del 28% e un utile operativo più che quadruplicato anno su anno.
L’utile operativo è aumentato del 46% su base annua, raggiungendo i 25,47 miliardi di dollari. L’utile per azione è stato di 1,89 dollari contro gli 1,50 dollari previsti da Wall Street. Anche il margine operativo è aumentato, al 32% rispetto al 25% di un anno fa.
“I nostri risultati nel primo trimestre riflettono le ottime prestazioni di Ricerca, YouTube e Cloud”, “Siamo a buon punto con la nostra era Gemini e c’è un grande slancio in tutta l’azienda.”
CEO S. Pichar
Nel frattempo, “l’accelerazione della crescita e del rialzo della ricerca nel secondo trimestre è stato il secondo fattore positivo del sentiment di ricerca che stavamo cercando e riteniamo che Google I/O a maggio possa mettere in mostra le capacità di intelligenza artificiale di Google per gli sviluppatori mobili”.
Il contenuto del presente articolo deve intendersi solo a scopo informativo e non costituisce una consulenza professionale. Le informazioni fornite sono ritenute accurate, ma possono contenere errori o imprecisioni e non possono essere prese in considerazione per eventuali investimenti personali. L’articolo riporta esclusivamente le opinioni della redazione che non ha alcun rapporto economico con le aziende citate.
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