Il 23 aprile, presso la Sala lauree della Facoltà di Scienze politiche, sociologia – La Sapienza, si e’ tenuto il convegno sul tema “L’impatto dell’intelligenza artificiale sul lavoro di oggi e di domani”. Organizzato con l’obiettivo di analizzare gli effetti dell’intelligenza artificiale sull’occupazione e sul suo assetto, l’evento ha esaminato da vicino il momento cruciale che molti settori produttivi stanno attraversando, tra cui sanità, logistica e automotive.
Il panorama legislativo europeo è sul punto di assistere all’adozione di regolamenti significativi, come un regolamento sull’IA e una direttiva sul lavoro tramite piattaforme digitali. Questi provvedimenti non solo riflettono l’urgenza di adattare la normativa ai cambiamenti tecnologici in corso, ma pongono anche importanti interrogativi su come regolare e gestire il nuovo scenario lavorativo:
Filtraggio HR Operato da IA. L’avvento dell’intelligenza artificiale (IA) ha innescato una trasformazione senza precedenti nel panorama lavorativo globale. Le sue applicazioni vanno dal filtraggio HR alla sorveglianza della produttività, influenzando non solo il modo in cui lavoriamo, ma anche come viviamo.
L’IA sta rivoluzionando il processo di selezione del personale, permettendo alle aziende di filtrare i candidati con una precisione e una velocità inimmaginabili fino a pochi anni fa. Tuttavia, questo solleva questioni etiche riguardo la trasparenza e la potenziale discriminazione, poiché gli algoritmi possono involontariamente perpetuare pregiudizi esistenti.
Controllo Produttività Operato da IA. L’implementazione dell’IA nel monitoraggio della produttività promette un incremento dell’efficienza aziendale. Questi sistemi possono analizzare in tempo reale il rendimento dei lavoratori, suggerendo miglioramenti e ottimizzazioni. Nonostante ciò, sorge il rischio di un’eccessiva sorveglianza che potrebbe ledere la privacy dei dipendenti e creare un ambiente lavorativo oppressivo.
Utilizzo di IA come Companion per i Lavoratori. L’IA può agire come un compagno virtuale per i lavoratori, assistendoli nelle attività quotidiane e riducendo il carico di lavoro mentale. Questo supporto può migliorare il benessere dei dipendenti, ma è fondamentale garantire che l’IA sia utilizzata per arricchire, e non sostituire, l’esperienza umana.
Aumento di Produttività e Possibili Aumenti Salariali. L’efficienza portata dall’IA nel mondo del lavoro ha il potenziale di aumentare la produttività complessiva. Teoricamente, questo dovrebbe tradursi in salari più alti, poiché il valore generato dai lavoratori cresce. Tuttavia, la realtà è spesso più complessa, e non sempre i benefici della produttività si riflettono in un miglioramento delle condizioni economiche dei lavoratori.
Controintuitività tra Aumento della Produttività e Occupazione. Dal 1977 ad oggi, abbiamo assistito a un aumento della produttività accompagnato da un incremento, piuttosto che una diminuzione, del numero di occupati. Questo fenomeno controintuitivo sfida l’idea che l’automazione porti inevitabilmente a una riduzione dei posti di lavoro. In realtà, l’IA può creare nuove opportunità professionali e stimolare la crescita in settori inaspettati.
Il convegno si e’ distinto per il confronto interdisciplinare tra scienziati dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova, esperti del diritto del lavoro e rappresentanti delle parti sociali. Questo approccio inclusivo mira a esplorare le molteplici dimensioni del cambiamento indotto dall’IA sul rapporto di lavoro e sul mercato del lavoro nel suo complesso.
L’apertura dell’evento e’ stataaffidata alla rettrice Antonella Polimeni e alla direttrice del Dipartimento di Scienze sociali ed economiche, Emma Galli. La loro presenza sottolinea l’importanza strategica del convegno e testimonia l’impegno accademico nell’affrontare le sfide emergenti nel mondo del lavoro alla luce dell’avanzamento tecnologico.
Inviato Ludovico Azzario
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