Sundar Pichai, l’Amministratore Delegato di Google , sta apparentemente adottando un approccio diretto nell’incorporare l’intelligenza artificiale generativa nei prodotti dell’azienda, secondo quanto riportato dal Financial Times. Da quando ha preso il posto del co-fondatore di Google, Larry Page, nel mese di agosto 2015, Pichai è essenzialmente diventato il capo del prodotto AI dell’azienda.
Prima di diventare CEO, Pichai ha ricoperto il ruolo di Chief Product Officer di Google. Sia lui che Google hanno affrontato richieste di essere più assertivi e innovativi nel loro processo decisionale.
Il prodotto AI generativo dell’azienda, Gemini, è stato criticato per aver prodotto risultati di immagini prevenute e per la sua lenta integrazione nel prodotto di ricerca di Google, soprattutto di fronte alla concorrenza di OpenAI supportato da Microsoft e altri.
Google sta attualmente testando la sua esperienza generativa di ricerca nel Regno Unito, come riportato dalla BBC.
Ci sono anche rapporti che Google sta considerando di introdurre un paywall per alcune funzionalità di ricerca AI generative, mentre le funzionalità di ricerca tradizionali rimarrebbero gratuite.
La Bank of America ha recentemente suggerito che l’introduzione di un paywall per le funzionalità AI generative potrebbe dare a Google un po’ di respiro per affinare la sua narrazione AI e compensare alcuni dei costi associati alla tecnologia.
Il business di ricerca tradizionale di Google ha generato 175 miliardi di dollari di entrate l’anno scorso, rappresentando oltre la metà del fatturato totale dell’azienda.
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