Man mano che l’intelligenza artificiale e il potenziamento umano diventano sempre più comuni, dobbiamo affrontare le implicazioni etiche di queste tecnologie e le potenziali conseguenze della fusione della coscienza umana con le macchine.
Parliamo di un Manga che e’ un punto fermo della fantascienza sin dal suo inizio alla fine degli anni ’80.
“The Ghost in the Shell” è una serie di manga scritta e illustrata da Masamune Shirow. Ambientata in un futuro distopico e tecnologicamente avanzato, la storia segue le vicende della Section 9, un’unità d’elite anti-crimine specializzata nella lotta contro il cyberterrorismo e le minacce legate alla tecnologia.
Uno dei temi centrali della serie è l’ibridazione tra l’uomo e la macchina, enfatizzata attraverso l’uso diffuso di cybernetica e intelligenza artificiale.
In “Ghost in the Shell”, l‘evoluzione dell’intelligenza artificiale è un tema centrale che viene esplorato attraverso varie sottotrame e situazioni all’interno del mondo narrativo.
L’etica del transumanesimo è una preoccupazione costante in Ghost in the Shell.
Il pensiero transumanista affonda le sue radici nella c.d. “singolarità tecnologica”, concetto elaborato dal matematico Vernor Vinge e descritto nel suo saggio “Technological Singularity” del 1993 in cui si afferma che “entro 30 anni avremo i mezzi tecnologici per creare un’intelligenza sovrumana. Poco dopo l’era degli esseri umani finirà”.
Per buona parte dei futurologi, la singolarità tecnologica sarà raggiunta, in particolar modo, grazie all’intelligenza artificiale in quanto essa contribuirà all’implementazione della legge dei ritorni accelerati un ampliamento della “Legge di Moore”.
Nel mondo di “Ghost in the Shell”, l’intelligenza artificiale ha raggiunto un livello di sviluppo così avanzato che le macchine dotate di IA sono in grado di emulare comportamenti umani, comprendere emozioni complesse e persino sviluppare una forma di coscienza simile a quella umana. Questo solleva domande filosofiche fondamentali sulla natura dell’identità e della coscienza, poiché i protagonisti si trovano ad affrontare entità che possono essere difficili da distinguere dagli esseri umani.
I membri dell’unità di polizia cyborg devono confrontarsi con le implicazioni etiche di interagire con l’intelligenza artificiale senziente. Ciò include questioni relative ai diritti e al trattamento delle entità artificiali, così come il rischio di abusi di potere da parte di coloro che controllano o manipolano l’IA per scopi nefasti.
Una manifestazione del pensiero transumanista è certamente rintracciabile nel c.d. biohacking o BMI, brain-machine interface, letteralmente “interfacce cervello-macchina che consiste, nella pratica di modificare la chimica e la fisiologia umana mediante la scienza, la tecnologia e l’auto-sperimentazione, allo scopo di migliorarne e potenziarne prestazioni e capacità.
Alcuni transumanisti (Neuralink Corporation) vedono l’IA come un mezzo per migliorare le capacità cognitive umane, mentre altri sollevano preoccupazioni riguardo al controllo e alla sicurezza di queste tecnologie avanzate.
BTW il 13 febbraio 2023 la giapponese PorMedTec, startup dell’università Meiji, ha annunciato di essere riuscita a creare tre cloni di maiali con organi potenzialmente idonei a essere trapiantati in esseri umani, grazie all’utilizzo di cellule di maiale geneticamente modificate dalla statunitense eGenesis.
Un altro aspetto importante è il conflitto tra la necessità di sicurezza pubblica e la protezione della libertà individuale. L’uso dell’IA per il monitoraggio e il controllo della popolazione (sistema di credito sociale in Cina) solleva interrogativi sulla privacy e sulla libertà di pensiero e azione, poiché i protagonisti devono bilanciare la sicurezza con i diritti civili e le libertà individuali.
“Ghost in the Shell” esplora anche le implicazioni sociali dell’IA, comprese le disuguaglianze economiche e la marginalizzazione delle persone che non possono accedere alle tecnologie avanzate. La serie mette in discussione il modo in cui l’IA può influenzare le dinamiche di potere e il tessuto sociale, creando disparità e tensioni all’interno della società.
Daron Acemoglu e Pascual Restrepo, in un articolo del 2020 “The wrong kind of AI? Artificial intelligence and the future of labour demand”, e cosiddette “so-so technologies”.
“Ghost in the Shell” offre una riflessione profonda sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale e sulle sfide etiche, sociali e filosofiche che sorgono dall’interazione umano-macchina in un mondo sempre più tecnologico.
Evitare di esplorare le possibilità dell’intelligenza artificiale avanzata per paura del cambiamento potrebbe limitare il nostro progresso in settori come la salute, la sicurezza e l’efficienza economica. Tuttavia, essere consapevoli dei rischi associati, come il controllo autonomo dei sistemi, può guidare una governance più attenta e una ricerca eticamente responsabile.
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