Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato lo scorso lunedì (30 ottobre) un Ordine Esecutivo sull’Intelligenza Artificiale che cerca di bilanciare le esigenze di sviluppo delle aziende tecnologiche con la sicurezza nazionale e i diritti dei consumatori, richiedendo all’industria di sviluppare standard di sicurezza e protezione, indicando una serie di linee guida che potrebbero essere rafforzate da ulteriori interventi legislativi e fornendo alle agenzie federali un ampio elenco di cose da fare per supervisionare una tecnologia in rapido sviluppo.

L’ordinanza – che dovrà essere comunque rafforzata dall’azione del Congresso – cerca di orientare il modo in cui l’intelligenza artificiale viene sviluppata in modo che le aziende possano trarre profitto senza mettere a repentaglio la sicurezza pubblica.

Utilizzando il Defense Production Act, l’ordine impone ai principali sviluppatori di intelligenza artificiale di condividere i risultati dei test di sicurezza e altre informazioni con il governo. Il National Institute of Standards and Technology (NIST) creerà standard per garantire che gli strumenti di intelligenza artificiale siano sicuri e protetti prima del rilascio pubblico.

Il Dipartimento del Commercio pubblicherà linee guida per etichettare e marchiare i contenuti generati dall’intelligenza artificiale per aiutare a distinguere le interazioni autentiche da quelle generate dal software. 

L’Ordine Esecutivo (EO) prevede otto principi guida:

  • nuovi standard per la sicurezza dell’IA; 
  • proteggere la privacy degli americani; 
  • promuovere l’equità e i diritti civili; 
  • difendere i consumatori, i pazienti e gli studenti; 
  • sostenere i lavoratori; 
  • promuovere l’innovazione e la concorrenza; 
  • far avanzare la leadership americana all’estero; 
  • garantire un uso responsabile ed efficace dell’IA da parte del governo e incaricare le agenzie federali sia di redigere linee guida per l’IA responsabile sia di adottare misure per regolamentare e rivedere le sue applicazioni. 

Con l’Unione Europea che si avvicina all’approvazione finale di una legge sull’intelligenza artificiale (l’AI ACT), il G7 che sotto la presidenza giapponese ha appena concordato con la Dichiarazione di Hiroshima una serie di principi di sicurezza dell’IA e un codice di condotta volontario per gli sviluppatori di IA e la Gran Bretagna che con l’iniziativa del suo leader Rishi Sunak di organizzare un Summit Internazionale sull’IA spera di ritagliare un ruolo di primo piano al suo Paese su questa tecnologia dopo l’uscita dalla UE, gli Stati Uniti – che peraltro ospitano ospitano molti dei principali sviluppatori di tecnologie IA all’avanguardia, tra cui i giganti della tecnologia Google, Meta e Microsoft e startup focalizzate sull’IA come OpenAI, produttore di ChatGPT – sono più che mai decisi a riprendersi la leadership anche della normativa che stabilirà le regole di utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.