Rivista AI

Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

OpenUI: l’Intelligenza Artificiale che trasforma le idee in interfacce utente pronte all’uso

Immagina di poter creare una nuova interfaccia utente semplicemente descrivendola nel tuo linguaggio naturale. Sembra incredibile, vero? Eppure, con OpenUI, questo è ora possibile.

La creazione di componenti UI richiede tempo ed energia. Sebbene lo sviluppo delle interfacce utente sia diventato più semplice rispetto a dieci anni fa, progettare, codificare e iterare rimane un processo laborioso. Per sviluppatori e team, ciò può comportare un notevole dispendio di risorse, rallentare l’innovazione e creare ostacoli alla sperimentazione.

Come può l’intelligenza artificiale ridurre questo sforzo, mantenendo alta la creatività e la possibilità di sperimentare?

𝗣𝗲𝗿𝗽𝗹𝗲𝘅𝗶𝗰𝗮: l𝗮 r𝗶𝘃𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 m𝗼𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 r𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮 i𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲 p𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗼

Nel panorama digitale contemporaneo, la ricerca di informazioni rapide e precise è diventata una necessità fondamentale. Tuttavia, molti strumenti di ricerca tradizionali si affidano a tecnologie obsolete o pratiche invasive di raccolta dati, lasciando gli utenti in una posizione di vulnerabilità e spesso insoddisfatti. È proprio in questo contesto che nasce Perplexica, un motore di ricerca open-source e alimentato dall’intelligenza artificiale, progettato per offrire un’esperienza avanzata, sicura e personalizzabile.

Perplexica rappresenta una svolta nell’ambito della ricerca intelligente, combinando algoritmi avanzati di machine learning con modelli di linguaggio naturale per fornire risposte dettagliate, pertinenti e supportate da fonti affidabili. La sua architettura open-source e il focus sulla privacy lo rendono una scelta ideale per chi cerca un’alternativa più etica ed efficace rispetto ai tradizionali motori di ricerca.

Khoj: la rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale Autonoma e Privacy-First

Nel mondo moderno, la quantità di informazioni che dobbiamo gestire ogni giorno è davvero abnorme. Con il continuo aumento di dati e compiti da svolgere, l’idea di avere un assistente personale che possa alleviare questa pressione mentale suona quasi come un sogno. E se questo assistente fosse un’Intelligenza Artificiale che potesse non solo organizzare il nostro lavoro, ma anche adattarsi alle nostre necessità e rispettare la nostra privacy? Questo sogno è ora realtà con l’introduzione di Khoj.

Khoj è un’applicazione di intelligenza artificiale open-source e auto-ospitabile che funziona come una sorta di “secondo cervello” personale, in grado di integrare diversi modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) per creare un assistente AI altamente personalizzato. La bellezza di Khoj sta nel fatto che, a differenza di altre soluzioni basate sul cloud, questa piattaforma permette di mantenere il controllo completo sui propri dati, ospitandola localmente e proteggendo la privacy dell’utente.

Luma Labs rivoluziona il settore con Ray2: il nuovo modello AI per la generazione di video basata su testo

Luma Labs ha annunciato il lancio di Ray2, un innovativo modello di generazione video basato sull’intelligenza artificiale che promette di trasformare il panorama creativo. Questo strumento rappresenta un notevole passo avanti rispetto ai modelli precedenti, grazie a un livello di sofisticazione e precisione che consente agli utenti di creare contenuti video ad alta definizione semplicemente fornendo descrizioni testuali.

Maserati MC20, l’auto che guida da sola: Perché? Perché no? CES 2025

Chi non ha mai sognato di farsi portare in giro da un’auto che, pur essendo un’icona di lusso, ti evita la noiosa seccatura di dover effettivamente guidare? Maserati, che sicuramente non si è mai accontentata di essere solo una marca di auto, ha finalmente risolto la domanda fondamentale che nessuno si era mai posto: “Perché dovremmo voler una supercar che si guida da sola?”.

La risposta, ovviamente, è nell’ennesima combinazione di intelligenza artificiale e velocità da capogiro, come se il mondo non avesse già abbastanza problemi. La Maserati MC20, presentata al CES 2025, non è solo un’auto super veloce, è una dichiarazione d’intenti: “Non solo ti porto a 300 km/h, ma lo faccio senza che tu faccia nulla. Perché, onestamente, chi ha tempo per il traffico?”

L’MC20 non è una macchina qualunque. Non è una Ferrari o una Bugatti (sì, quelle auto che hai sempre visto nei sogni di chi non ha i soldi per comprarle). La Maserati, però, ha deciso di infondere un po’ di intelligenza artificiale in un’auto che di per sé già era un’ode alla velocità e al lusso.

Su questa vettura fornita da Maserati, il Politecnico di Milano ha integrato tutti i componenti tecnologici di un “robo-driver” (sistemi di attuazione, sensori, computer, sistemi di comunicazione e tutto il software che implementa gli algoritmi dell’AI-driver) per consentire a un’ intelligenza artificiale di guidare.

Mentre i poveri mortali si accapigliano con la routine quotidiana del traffico, la MC20 ti consente di alzare il piede dall’acceleratore e lasciare che l’auto faccia il lavoro sporco per te, ma con classe.

Big Tech, Politica e la Questione dei Contributi Milionari all’Inaugurazione di Trump

In Italia, un caso simile potrebbe sollevare questioni legali sotto l’accusa di conflitto d’interessi o abuso di potere, ma negli Stati Uniti si muove in un contesto normativo e culturale diverso, dove la trasparenza e il potenziale rischio di corruzione rimangono centrali. L’attenzione si è recentemente focalizzata su importanti donazioni effettuate dai giganti della tecnologia per il fondo inaugurale del Presidente eletto Donald Trump. Elizabeth Warren e Michael Bennet, senatori democratici, hanno alzato la voce chiedendo spiegazioni dirette a colossi come Amazon, Apple, Google, Meta, Microsoft, OpenAI e Uber.

Secondo le lettere inviate ai CEO e ai consigli di amministrazione di queste aziende, i senatori sospettano che tali contributi abbiano il duplice obiettivo di “evitare controlli, limitare la regolamentazione e guadagnarsi favori” dall’amministrazione Trump. La questione è particolarmente delicata considerando che molte di queste aziende sono già sotto la lente di ingrandimento del governo per indagini antitrust e regolamentazioni.

Leonardo e BF Spa insieme per l’Agricoltura Intelligente del Piano Mattei per l’Africa

BF Spa, il più grande gruppo agro-industriale italiano e holding di Bonifiche Ferraresi, la maggiore azienda agricola italiana con circa 11.000 ettari di SAU (Superficie Agricola Utilizzata), e Leonardo, leader nell’innovazione tecnologica, rafforzano la loro collaborazione per lo sviluppo agroindustriale e tecnologico nel continente africano. Questa intesa, firmata oggi dal presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo, e dall’amministratore delegato di BF, Federico Vecchioni, con il coordinatore della struttura di missione del Piano Mattei, Fabrizio Saggio, rappresenta un passo concreto per l’attuazione del piano strategico promosso dalla Presidenza del Consiglio.

Bill Dally: il genio dietro i microchip avanzati e la rivoluzione della computazione, i pionieri di DeepMind

Nel mondo in continua evoluzione dell’innovazione tecnologica, alcuni nomi risplendono più di altri. Tra questi, Bill Dally emerge come una figura cruciale nel panorama della scienza dell’informatica. Professore e ricercatore di lunga data, Dally è una delle menti più brillanti e influenti dietro i microchip avanzati che alimentano le macchine di oggi, dalle automobili ai supercomputer. Il suo lavoro ha avuto un impatto profondo non solo sull’industria tecnologica ma anche sulla ricerca scientifica in ambito di intelligenza artificiale (AI). In parallelo, DeepMind, una delle aziende pionieristiche nel campo dell’AI, si distingue come una delle realtà più straordinarie che ha spinto i limiti della comprensione computazionale.

Sequoia Capital scommette su Harvey: il futuro dell’automazione legale con l’IA

Ebbene sì, mentre noi comuni mortali ci preoccupiamo se il nostro avvocato risponderà mai alla nostra mail sulla causa contro il vicino rumoroso, Sequoia Capital si dedica a riscrivere il futuro del diritto con una scommessa miliardaria su Harvey. E no, non parliamo del coniglio immaginario, ma di una startup che promette di fare per gli avvocati ciò che Netflix ha fatto per i DVD: renderli obsoleti. O quasi.

Harvey, l’astro nascente dell’intelligenza artificiale legale, sta cercando di raccogliere 300 milioni di dollari con una valutazione che fa girare la testa: 3 miliardi. Un numero che non solo dà i brividi ma che, come dicono gli esperti, ha tutto a che vedere con i ricavi stratosferici che la startup sta macinando. Parliamo di un fatturato ricorrente annuale che ha saltato dai 10 milioni dell’anno scorso ai 50 milioni attuali. Insomma, roba da far impallidire i concorrenti.

Aspetta un attimo. Siamo in un dramma giudiziario o in un episodio di Ai confini della realtà? Perché la storia non di uno, ma di due startup di intelligenza artificiale legale chiamate Harvey, entrambe collegate a un Winston, sembra meno una coincidenza e più l’inizio di un elaborato mistero giudiziario. E se questo non bastasse per attivare i sensori dell’intrigo legale, una di queste Harveys sembra essere sparita nel nulla da un giorno all’altro. Puff. Svanita. E ora, immagina un sottofondo musicale inquietante.

Un secondo Harvey? E perché si chiama Winston?

Eppure, proprio ieri, un’altra curiosa svolta. È emerso un secondo prodotto legale chiamato Harvey, anch’esso descritto come un avvocato AI. Come se non bastasse, il titolo della pagina e la descrizione nei metadata non si riferivano a “Harvey, avvocato AI”, ma a “Winston, avvocato AI”. Sì, proprio il nome di uno dei fondatori del primo Harvey.

Coincidenza? Tributo? O qualcosa di più oscuro? Le domande si accavallano. Chi è il secondo Harvey, e perché utilizza il nome Winston? E soprattutto, perché questo nuovo Harvey sembra essere sparito così rapidamente come è apparso?

Blue Origin raggiunge l’orbita con il primo lancio del razzo New Glenn

Il 16 gennaio 2025, Blue Origin ha segnato una pietra miliare nel settore aerospaziale con il lancio inaugurale del suo razzo New Glenn dal Launch Complex 36 presso la Cape Canaveral Space Force Station, in Florida.

Questo evento rappresenta l’ingresso ufficiale dell’azienda nel mercato dei lanci orbitali, posizionandola come concorrente diretto di SpaceX.

l razzo, battezzato in onore di John Glenn, il primo americano ad orbitare attorno alla Terra, ha trasportato con successo un prototipo di satellite, raggiungendo l’orbita terrestre 13 minuti dopo il decollo. Tuttavia, il tentativo di recuperare il primo stadio del razzo su una chiatta nell’Atlantico non ha avuto successo. Nonostante ciò, l’obiettivo primario della missione, ovvero l’inserimento in orbita, è stato raggiunto, segnando un significativo passo avanti per l’azienda fondata da Jeff Bezos.

Microsoft segue Google: l’Intelligenza Artificiale cambia il gioco

Microsoft ha deciso di seguire l’esempio di Google nell’integrare strumenti basati sull’intelligenza artificiale all’interno delle sue applicazioni di produttività, ma con una strategia che punta a bilanciare innovazione e flessibilità per gli utenti.

L’annuncio di Microsoft di giovedì ha segnato un passo importante: l’integrazione automatica delle funzionalità AI Copilot nella suite Office 365, accompagnata da un inevitabile aumento del costo per l’abbonamento.Tuttavia, la mossa dell’azienda di Redmond si distingue per una chiara attenzione verso le esigenze degli utenti esistenti, offrendo loro l’opzione di mantenere piani senza Copilot.

Europa a un bivio tecnologico: l’appello di Ericsson e Nokia per un futuro digitale sicuro

Il 16 gennaio 2025, a Bruxelles, i leader tecnologici europei Ericsson e Nokia hanno ospitato il summit “A New Industrial Ambition for Europe“, unendo forze con ASML e SAP per affrontare le sfide critiche che l’Europa deve affrontare nel settore tecnologico. L’obiettivo principale dell’incontro è stato quello di stimolare un’azione concertata tra industria e responsabili politici per garantire la prosperità tecnologica ed economica del continente attraverso l’innovazione, gli investimenti e la leadership digitale.

Durante il summit, sono emerse preoccupazioni significative riguardo al divario crescente tra l’Europa e altre regioni del mondo in termini di ricerca e sviluppo (R&S). Le aziende tecnologiche europee si trovano ad affrontare un deficit di 450 miliardi di euro negli investimenti in R&S rispetto a Stati Uniti e Cina. Questo squilibrio contribuisce a un divario di produttività del 20% annuo, con le aziende statunitensi che investono il 60% in più in R&S, consolidando così la loro posizione di leadership tecnologica.

Palantir punta su Shield AI: investimento strategico da 5 miliardi di dollari

Palantir Technologies Inc., azienda leader nel settore dei big data e dell’intelligenza artificiale, sta valutando un investimento significativo in Shield AI, una startup di San Diego specializzata nello sviluppo di software basati su intelligenza artificiale per velivoli e droni autonomi. Secondo fonti vicine all’operazione, Shield AI è in procinto di raccogliere circa 200 milioni di dollari, portando la sua valutazione complessiva a 5 miliardi di dollari.

Questa mossa rappresenta un notevole incremento rispetto alla valutazione di 2,8 miliardi di dollari ottenuta lo scorso anno, evidenziando l’interesse crescente degli investitori verso tecnologie avanzate nel settore della difesa. Oltre a Palantir, anche colossi come Airbus e L3Harris Technologies sono tra i potenziali investitori in questo round di finanziamento.

E.ON: l’Intelligenza Artificiale al servizio della transizione energetica responsabile

E.ON fissa nuovi standard per l’uso etico dell’Intelligenza Artificiale, puntando su innovazione, formazione e rispetto delle normative europee. Il Consiglio di Amministrazione del gigante europeo dell’energia, il Consiglio Aziendale Europeo e altri organi rappresentativi hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta che stabilisce linee guida per un utilizzo responsabile e trasparente dell’AI.

Sage: la nuova frontiera dell’integrazione e comprensione del Codice per ingegneri e sviluppatori

Nell’ambito della programmazione e dello sviluppo, il tempo è una risorsa tanto preziosa quanto limitata. Gli sviluppatori e gli ingegneri software spesso si trovano di fronte a uno dei compiti più ardui e dispendiosi: comprendere e integrarsi rapidamente con grandi codebase. Che si tratti di un nuovo progetto, di un’implementazione di librerie o di collaborazione con altri team, il tempo dedicato alla lettura e alla navigazione tra file e documentazione può ridurre notevolmente la produttività, rallentando il progresso del lavoro e l’efficienza operativa.

Nel contesto odierno, in cui le tecnologie e i framework evolvono rapidamente, l’adozione di soluzioni che riducano questo onere diventa fondamentale. Ecco dove entra in gioco Sage, uno strumento open-source progettato per rivoluzionare il modo in cui gli sviluppatori interagiscono con il codice e ottimizzare il tempo dedicato alla comprensione di progetti complessi.

Microsoft rilancia il Copilot Chat per le aziende: un passo verso un futuro lavorativo basato sull’Intelligenza Artificiale

Microsoft sta rilanciando il suo Copilot Chat gratuito per le aziende, integrando la possibilità di utilizzare agenti AI direttamente all’interno della piattaforma Microsoft 365. Questo aggiornamento segna un nuovo passo della compagnia per familiarizzare le aziende con l’uso dell’intelligenza artificiale sul posto di lavoro, con l’obiettivo di incentivare l’adozione di Microsoft 365 Copilot a pagamento, al costo di 30 dollari per utente al mese. La mossa arriva in un momento in cui la competizione, rappresentata principalmente da ChatGPT e Gemini di Google, sta crescendo, ma Microsoft sembra fiduciosa che la sua offerta sia in grado di distinguersi nel mercato.

Il Copilot Chat è essenzialmente una riorganizzazione di quello che era noto come Bing Chat Enterprise, ma con importanti novità. La principale aggiunta riguarda l’integrazione degli agenti AI, che sono ora accessibili direttamente all’interno dell’interfaccia di chat. In precedenza, gli utenti potevano accedere agli agenti solo tramite il servizio completo di Microsoft 365 Copilot, disponibile esclusivamente a pagamento. Questi agenti AI sono progettati per funzionare come colleghi virtuali, capaci di monitorare le caselle di posta elettronica o di automatizzare una serie di attività aziendali.

L’afflusso di utenti TikTok su RedNote: preoccupazioni per la censura e le politiche di contenuto in Cina

Con l’imminente divieto di TikTok negli Stati Uniti, molti utenti americani stanno migrando verso l’app cinese RedNote, nota anche come Xiaohongshu o “Piccolo Libro Rosso”. Questa piattaforma, inizialmente concepita come guida per lo shopping, ha evoluto la sua offerta diventando un punto di riferimento per contenuti lifestyle, attirando circa 300 milioni di utenti, prevalentemente appartenenti alla classe media cinese.

Microsoft e Google rivoluzionano la fatturazione AI: modelli di prezzo più flessibili per le aziende

Il 10 gennaio 2025, Microsoft e Google hanno introdotto modifiche significative ai loro modelli di fatturazione per le soluzioni di intelligenza artificiale destinate ai clienti aziendali, segnando un passo importante nel tentativo di accelerare l’adozione di tecnologie avanzate e aumentare i ricavi legati all’AI. Entrambe le aziende stanno cercando di adattare le loro offerte per soddisfare le esigenze mutevoli delle imprese, proponendo modelli di prezzo più dinamici, che puntano a far crescere l’utilizzo delle capacità di intelligenza artificiale generativa, pur mantenendo un’attenzione sulla sostenibilità e sulla trasparenza dei costi.

Microsoft ha recentemente modificato la sua strategia di fatturazione per il software AI aziendale, optando per un modello basato sul consumo anziché su una tariffa mensile fissa, che ha tradizionalmente caratterizzato i suoi pacchetti di software. Questa novità è un tentativo di rendere l’adozione dell’intelligenza artificiale più accessibile per le aziende, che potranno pagare solo per ciò che effettivamente utilizzano, in una logica che mira ad affinare e ottimizzare i costi aziendali. La novità riguarda principalmente le funzionalità “agente” del sistema, che sono in grado di automatizzare attività quotidiane, come la gestione delle domande dei dipendenti su politiche interne, senza la necessità di intervento umano. Questo approccio introduce una nuova struttura tariffaria: ad esempio, l’utilizzo di un chatbot che genera risposte brevi a domande aziendali avrà un costo minimo di circa un centesimo per messaggio, ma se il sistema dovesse attingere da altri dati aziendali per rispondere a richieste più complesse, il costo potrebbe aumentare fino a 30 centesimi per interazione.

Google Gemini fatica a tenere il passo con la concorrenza nei sottoscrittori a pagamento

Secondo recenti rapporti de The Wall Street Journal, emerge una tendenza preoccupante per il chatbot generativo di Google, Gemini, soprattutto se messo a confronto con i suoi concorrenti. Nonostante Google abbia fatto significativi progressi lanciando un’app ufficiale per iOS di Gemini, il gigante tecnologico sembra essere in ritardo nella corsa per conquistare i sottoscrittori a pagamento. I dati di Earnest Analytics riportano che circa il 60% degli utenti di Gemini Advanced che hanno pagato per l’abbonamento hanno continuato a sottoscrivere il servizio sei mesi dopo la registrazione. Questo dato è decisamente inferiore rispetto ai tassi di fidelizzazione dei suoi concorrenti, come ChatGPT Plus, che vanta una fidelizzazione del 70% nello stesso periodo.

Anduril: la Startup militare AI pronta a costruire una fabbrica da 1 miliardo di dollari in Ohio

Anduril Industries, una delle startup americane di punta nel settore della tecnologia per la difesa, specializzata in intelligenza artificiale e sistemi autonomi, ha annunciato la costruzione di un impianto produttivo di ultima generazione in Ohio. Questa nuova struttura, denominata “Arsenal 1,” rappresenta un investimento da un miliardo di dollari e avrà l’obiettivo di creare circa 4.000 posti di lavoro. La costruzione dell’impianto avverrà a seguito delle approvazioni necessarie a livello statale e locale, con l’inizio dei lavori previsto per il 2024. Il sito, che si estende su una superficie di 500 acri, sorgerà nelle vicinanze dell’Aeroporto Internazionale Rickenbacker, e l’inizio delle operazioni è previsto per luglio 2026. Il focus produttivo principale sarà la fabbricazione di droni militari e veicoli aerei autonomi, tecnologie all’avanguardia nel campo della difesa.

Mistral AI e Agence France-Presse: una partnership strategica per migliorare le risposte AI nel mondo dei media

Mistral AI, una delle principali startup europee nell’ambito dell’intelligenza artificiale, ha siglato una collaborazione importante con l’Agence France-Presse (AFP), una delle agenzie di stampa più rinomate al mondo. Questo accordo mira a potenziare l’assistente AI di Mistral, Le Chat, integrando il vasto contenuto giornalistico quotidiano di AFP, che produce circa 2.300 articoli in sei lingue diverse, tra cui francese, inglese, spagnolo, portoghese, tedesco e arabo.

Il cuore di questa partnership risiede nell’obiettivo di garantire che Le Chat possa fornire risposte precise, aggiornate e fondate su informazioni verificate, aderendo agli elevati standard giornalistici che AFP rappresenta da sempre. Arthur Mensch, CEO e cofondatore di Mistral AI, ha sottolineato che questo accordo consentirà a Le Chat di offrire risposte “affidabili, fattuali e aggiornate, verificate da giornalisti professionisti”.

IBM e L’Oréal for the Future

IBM e L’Oréal hanno annunciato una collaborazione innovativa per sviluppare un modello di intelligenza artificiale (AI) dedicato alla creazione di cosmetici sostenibili. Questa iniziativa, presentata il 16 gennaio 2025, segna un passo significativo nel settore della bellezza, unendo le competenze scientifiche di L’Oréal con le tecnologie avanzate di AI di IBM.

Il nuovo modello di AI generativa (GenAI) sarà progettato per analizzare e ottimizzare i dati relativi alle formulazioni cosmetiche, consentendo a L’Oréal di utilizzare materie prime più sostenibili e ridurre gli sprechi energetici e materiali. Questo approccio mira a migliorare la performance e la soddisfazione del consumatore in ogni categoria di prodotto e in tutte le regioni del mondo. Si tratta di un’iniziativa pionieristica che potrebbe ridefinire l’innovazione nel settore della bellezza, integrando chimica e tecnologia in modo responsabile.

Biden nel suo discorso di addio avverte dell’emergere di un’oligarchia ultraricca e di un complesso tecnologico-industriale

Nel suo discorso di addio tenuto dall’Ufficio Ovale il 15 gennaio 2025, il presidente Joe Biden ha lanciato un allerta riguardo all’emergere di un’“oligarchia” formata dagli ultra-ricchi negli Stati Uniti e ai potenziali pericoli rappresentati da un “complesso tecnologico-industriale”.

Questo intervento segna non solo la conclusione della sua presidenza, ma anche un capitolo significativo nella sua lunga carriera politica, durata oltre cinque decenni.Biden ha espresso profonde preoccupazioni riguardo alla concentrazione di ricchezza e potere tra una ristretta élite.

Ha dichiarato: “Oggi, in America, si sta formando un’oligarchia caratterizzata da una ricchezza estrema, potere e influenza che minaccia letteralmente la nostra democrazia, i nostri diritti e le nostre libertà fondamentali.”

L’Intelligenza Artificiale tra innovazione e minaccia: OpenAI blocca sviluppatore per uso improprio dell’API di ChatGPT

Recentemente, OpenAI ha interrotto l’accesso a un proprio sviluppatore che aveva integrato l’API in tempo reale di ChatGPT in un sistema di torretta controllabile tramite comandi vocali. Questo intervento è avvenuto in conformità con le politiche di OpenAI, che vietano l’utilizzo delle loro tecnologie per scopi legati alle armi.

Il sistema sviluppato era in grado di eseguire comandi vocali come “gira a sinistra” o “rispondi di conseguenza” con notevole precisione, dimostrando la facilità con cui i modelli linguistici possono essere integrati in sistemi potenzialmente letali. Questo episodio evidenzia le crescenti preoccupazioni riguardo al ruolo dell’intelligenza artificiale nell’automazione delle tecnologie militari, similmente ai droni autonomi capaci di individuare e colpire obiettivi senza intervento umano. I critici avvertono che ciò potrebbe offuscare la responsabilità in caso di crimini di guerra e normalizzare l’uso di armi autonome.

CES 2025 Up Network and DreamSmart: la rivoluzione indossabile: occhiali intelligenti Web3 AI pronti a ridefinire il futuro della tecnologia

L’intelligenza artificiale, la realtà aumentata e le criptovalute rappresentano tre dei concetti più discussi nel panorama tecnologico contemporaneo. La loro convergenza ha dato vita a innovazioni che stanno ridefinendo il modo in cui interagiamo con la tecnologia. Un esempio emblematico di questa fusione è rappresentato dagli occhiali intelligenti Web3 AI, sviluppati congiuntamente da DreamSmart e Up Network.

DreamSmart, azienda specializzata nella creazione di hardware intelligente, e Up Network, innovatori nel campo degli agenti AI, hanno unito le forze per realizzare un dispositivo che integra intelligenza artificiale, realtà estesa (XR) e incentivi basati su tecnologie Web3. Questi occhiali, il cui lancio è previsto per il primo trimestre del 2025, promettono di offrire agli utenti un’esperienza senza precedenti, combinando interazioni AI in tempo reale con la possibilità di guadagnare attraverso incentivi tokenizzati.

L’assurdo Torneo di scacchi tra Stockfish e le AI Generative: le mosse che nessun manuale potrebbe spiegare

Levy Rozman, noto come GothamChess, ha recentemente organizzato uno spettacolare e bizzarro torneo di scacchi trasmesso in diretta sul suo canale. Protagonisti? Stockfish, il prodigio indiscusso degli scacchi digitali, contro sette chatbot basati su intelligenza artificiale generativa, tra cui ChatGPT, Gemini di Google e Grok di X, la piattaforma di Elon Musk.

Un esperimento che ha messo in luce, con un mix di comico e grottesco, le differenze tra l’intelligenza artificiale “pura”, specializzata in compiti specifici, e i modelli generativi, noti più per il loro talento nel creare contenuti che nel rispettare le regole.

Google&Associati: The Associated Press (AP)

Google ha recentemente annunciato un accordo con The Associated Press (AP) per integrare notizie in tempo reale nel suo chatbot basato su intelligenza artificiale, Gemini. Questo rappresenta il primo accordo di Google con un’agenzia di stampa per fornire aggiornamenti diretti attraverso la sua piattaforma AI.

L’obiettivo principale di questa collaborazione è arricchire l’utilità delle risposte fornite da Gemini, garantendo che gli utenti ricevano informazioni tempestive e accurate sugli eventi attuali. Kristin Heitmann, Chief Revenue Officer di AP, ha espresso soddisfazione per l’accordo, sottolineando l’importanza di fornire notizie precise e aggiornate a un pubblico globale.

Donald Trump: aggiornamenti sulla possibile sospensione del divieto di TikTok negli Stati Uniti

Il presidente eletto Donald Trump sta considerando l’emissione di un ordine esecutivo per sospendere temporaneamente l’applicazione della legge, firmata dal presidente Joe Biden, che impone a ByteDance di vendere TikTok o affrontare un divieto negli Stati Uniti. Questa legge, che solleva preoccupazioni per la sicurezza nazionale, richiede che ByteDance ceda TikTok entro il 19 gennaio 2025; in caso contrario, l’app sarà bandita dai negozi di applicazioni statunitensi, rendendola inaccessibile agli utenti.

L’ordine esecutivo proposto da Trump potrebbe ritardare l’applicazione della legge di 60-90 giorni, concedendo più tempo per negoziare una soluzione che affronti le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale senza interrompere l’accesso a TikTok per i suoi circa 170 milioni di utenti statunitensi. Questa mossa riflette un cambiamento nella posizione di Trump, che in precedenza aveva cercato di vietare TikTok durante la sua presidenza, ma ora sembra favorevole a trovare un compromesso che preservi l’app.

Clima. Meloni: transizione energetica è sfida storica, la fusione nucleare può cambiare la storia

Sulla transizione energetica “dobbiamo essere pragmatici, semplicemente perché la realtà lo richiede”. Sono le affermazioni della Premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla Abu Dhabi Sustainability Week.

Climate Tech e Open Innovation: la strategia di Snam per la transizione energetica

Nel panorama in evoluzione dell’innovazione industriale, le Climate Tech emergono come un’opportunità strategica per promuovere la competitività e la sostenibilità. A delineare questo scenario è Claudio Farina, Chief Strategy and Technology Officer di Snam, durante il recente EY Venture Capital Talk 2025. Con un focus sull’innovazione collaborativa, Farina ha spiegato come Snam stia adottando un approccio integrato che coinvolge corporate, startup e centri di ricerca per guidare la transizione energetica e abilitare la decarbonizzazione.

Studio Deloitte: Private Equity e Venture Capital in crescita nel 2025

Il 2025 si apre sotto una luce promettente per il settore del Private Equity e quello del Venture Capital in Italia. Nonostante il contesto globale complesso, segnato da conflitti internazionali e mutamenti politici in Europa e Stati Uniti, gli operatori del settore intravedono opportunità significative. Più del 75% dei professionisti intervistati nella “Private Equity Survey” di Deloitte Private, in collaborazione con AIFI, ritiene che le attuali politiche monetarie espansive avranno un impatto positivo sul mercato italiano del PE nel prossimo anno.

Cyberattacco a Telefonica in Spagna: sottratti 2,3 giga di dati

La compagnia spagnola di telecomunicazioni Telefonica ha subito un cyberattacco al suo sistema di ticketing interno, mediante il quale sarebbero stati sottratti 2,3 giga di dati che, secondo quanto hanno dichiarato fonti della compagnia dall’agenzia Europa Press, non riguarderebbero i suoi clienti.

Unsloth: la rivoluzione del Fine-Tuning degli LLM, velocità 5x e risparmio dell’80% sulle risorse

Nel panorama in rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale, la capacità di adattare modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) alle esigenze specifiche di un’organizzazione rappresenta un vantaggio competitivo significativo. Tuttavia, il processo di fine-tuning di questi modelli può risultare complesso e oneroso, richiedendo risorse computazionali elevate e tempi prolungati.È qui che entra in gioco Unsloth, una piattaforma open-source progettata per ottimizzare e accelerare il fine-tuning degli LLM, rendendo questo processo più accessibile ed efficiente.

Unsloth si distingue per la sua capacità di ridurre significativamente il consumo di memoria, permettendo l’utilizzo di fino all’80% in meno di risorse rispetto ai metodi tradizionali. Ciò consente di eseguire il training di modelli su hardware meno potente, democratizzando l’accesso a tecnologie avanzate anche per chi dispone di risorse limitate. Inoltre, la compatibilità con librerie popolari come Hugging Face Transformers, PEFT e bitsandbytes garantisce un’integrazione fluida nei flussi di lavoro esistenti, facilitando l’adozione di Unsloth senza la necessità di modifiche sostanziali alle pipeline operative.

La rivoluzione nella Trascrizione Audio: Scriberr, il futuro del contenuto privato e localizzato

Oggi, i contenuti audio sono più diffusi che mai. Che si tratti di podcast, interviste, riunioni o conferenze, l’audio è diventato uno strumento fondamentale per comunicare informazioni. Tuttavia, la trascrizione di questi file audio in testo può essere un processo lungo e complesso, che richiede spesso l’uso di servizi di terze parti basati su cloud, sollevando preoccupazioni relative alla privacy dei dati.

Immagina di poter trascrivere i tuoi file audio in modo completamente sicuro e senza dover affidare i tuoi dati sensibili a piattaforme esterne. Questo è ciò che Scriberr, un’app di trascrizione audio basata su AI, ti permette di fare, fornendo una soluzione locale che ti garantisce privacy e controllo assoluto sui tuoi contenuti.

La Mossa Strategica di Google: Rimuovere le Tariffe Aggiuntive per l’IA e Aumentare i Prezzi dei Piani Workspace

In una mossa significativa che sta suscitando molta attenzione nel mondo tecnologico, Google ha annunciato che eliminerà la tariffa aggiuntiva di $20 al mese per le funzionalità di intelligenza artificiale (IA) all’interno dei suoi prodotti Workspace. Questa decisione è pensata per rendere gli strumenti avanzati di IA Gemini più accessibili agli abbonati esistenti dei piani Business e Enterprise, eliminando un ostacolo finanziario che in precedenza accompagnava questi servizi. La compagnia ha confermato che gli utenti dei piani Workspace Business ed Enterprise ora potranno accedere alle funzionalità Gemini senza costi aggiuntivi. Tuttavia, mentre Google rimuove queste tariffe, allo stesso tempo aumenta il costo dei suoi piani Workspace, segnando un delicato equilibrio tra innovazione nell’IA e aumenti dei prezzi.

Framework Metodologico per Sistemi Conversazionali Enterprise: Un’Innovazione Fondamentale nell’AI

Nel panorama odierno, le aziende stanno cercando costantemente soluzioni innovative che possano ottimizzare i loro processi, migliorare l’efficienza e rispondere in modo più personalizzato alle esigenze dei clienti. L’introduzione di sistemi di intelligenza artificiale conversazionale (AI Conversazionale) rappresenta una delle soluzioni più promettenti in questo contesto.

Con questo studio gli autori: Nunzio Fiore (He/Him) Fabio Lecca Mario Sebastiani Alessandro Gabrielli  Massimo Chiriatti, propongono una roadmap metodologica per le aziende che desiderano implementare soluzioni di AI conversazionale.

Questo articolo esplorerà un recente progetto di ricerca congiunto tra Memori, Lenovo e Araneum, focalizzandosi sull’autonomia delle soluzioni AI conversazionali on-premise.

Real Tone e l’Inseguimento del Pixel Perfetto. Google

Recentemente ho letto un bell’articolo dei MAESTRI di Wired : For Google’s Pixel Camera Team, It’s All About the Memories, che si è chiesto “Ma Real Tone è peggiorato?” Il Pixel 8A telefono da 500 dollari, 380 euro da noi, prometteva meraviglie, ma quel tanto decantato Real Tone, pensato per rappresentare meglio le tonalità della pelle specialmente per le persone di colore sembrava zoppicare.

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Biden Scommette sull’Intelligenza Artificiale: Un Piano per Gigacentri Dati di Nuova Generazione

L’amministrazione Biden ha intrapreso un passo audace per posizionare gli Stati Uniti come leader incontrastati nell’intelligenza artificiale, firmando un ordine esecutivo che punta alla costruzione di almeno sei giganteschi data center AI su terreni federali. Questa mossa strategica è accompagnata da misure per consolidare il controllo interno sullo sviluppo tecnologico critico, evidenziando l’importanza crescente della capacità computazionale come pilastro della competitività nazionale.

L’ordine arriva in un momento cruciale, subito dopo l’introduzione di nuovi controlli sull’esportazione di chip avanzati. La stretta connessione tra i due provvedimenti riflette una visione integrata che mira a rafforzare sia la base infrastrutturale che la filiera tecnologica americana, proteggendo il paese dal rischio di dipendenza esterna. Gli Stati Uniti riconoscono che la disponibilità di energia e di terreni adatti rappresenta una sfida fondamentale per i progetti di grande scala, motivo per cui il governo federale ha deciso di utilizzare i propri terreni come piattaforma di sviluppo privilegiata.

Intel Capital si reinventa: strategia e prospettive dello scorporo

Intel Corporation, uno dei pionieri globali nel settore dei semiconduttori, ha annunciato la separazione della sua divisione di capitale di rischio, Intel Capital, in un’entità indipendente. La decisione rappresenta un passo cruciale nell’ambito di una strategia aziendale mirata a semplificare le operazioni interne e ottimizzare l’efficienza, un approccio che riflette un trend crescente tra i giganti tecnologici globali.

Intel continuerà a ricoprire il ruolo di investitore nella nuova società, che si appresta a consolidare la propria indipendenza entro la fine dell’anno. Con oltre 30 anni di esperienza nel venture capital, Intel Capital cambierà nome e cercherà nuovi partner finanziari, uscendo dal tradizionale modello di dipendenza esclusiva dalla casa madre. I 5 miliardi di dollari in asset attualmente gestiti rappresentano un’importante base per questa transizione, che consentirà all’entità rinnovata di accedere a capitali esterni.

TikTok si prepara a chiudere le sue porte digitali negli Stati Uniti: L’Ultimo Balletto negli Stati Uniti?

Tentando di aprire TikTok domenica mattina, trovano invece un malinconico pop-up che recita: “Siete invitati a un viaggio nostalgico verso un sito Web che vi spiegherà perché non potete più ballare davanti alla fotocamera.” È così che TikTok, il gigante dei video brevi, si prepara a chiudere le sue porte digitali negli Stati Uniti, a meno che la Corte Suprema non arrivi con un colpo di scena hollywoodiano per bloccare un divieto federale.

La legge in questione, con una precisione chirurgica che fa invidia ai migliori influencer, non si limita a suggerire il divorzio tra TikTok e la sua casa madre cinese, ByteDance: lo impone. Se il taglio non avviene entro il 19 gennaio, Apple e Google dovranno rimuovere TikTok dai loro app store e Oracle, il fornitore di servizi cloud della piattaforma, dovrà fare altrettanto con i suoi server. Niente più balletti sincronizzati, meme virali o improbabili ricette da chef dilettanti per i cittadini americani.

TikTok, con un’ironia quasi poetica, ha già predisposto una sorta di “exit strategy” per gli utenti. Chi vorrà potrà scaricare una copia dei propri dati personali, come se si trattasse di un souvenir di un viaggio che non potrà più essere fatto. Questa scelta di chiudere completamente l’app, anziché lasciarla languire per chi l’ha già scaricata, sembra un gesto teatrale calcolato per evidenziare l’impatto del divieto. Come a dire: “Vedete cosa succede quando si mette in discussione la libertà digitale?”

Il cuore del problema è la presunta minaccia alla sicurezza nazionale rappresentata dai legami di TikTok con ByteDance, e quindi, potenzialmente, con il governo cinese. Anche se ByteDance ha sempre negato che i dati degli utenti siano accessibili a Pechino, la politica americana sembra aver trovato in TikTok il capro espiatorio perfetto in un contesto di tensioni geopolitiche crescenti.

Gli utenti, intanto, si preparano a un futuro senza TikTok, forse migrando verso altre piattaforme, forse, più probabilmente, disperandosi all’idea di perdere il proprio angolo di creatività e intrattenimento. Nel frattempo, il destino dell’app è sospeso a un filo, o meglio, a una sentenza. E mentre aspettiamo di sapere se TikTok danzerà ancora sugli schermi americani, una cosa è certa: nessun filtro o hashtag potrà rendere questa situazione più accettabile.

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